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ATTIVITA’ DI PREVENZIONE PER IL RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO E IDRAULICOCIRCOLARE n. 1/2024_CFD-Idro

Immagine del redattore: Paceco SoccorsoPaceco Soccorso


(Di Antonino Pedà) La distribuzione nel tempo e nello spazio degli eventi piovosi intensi ci insegna che in Sicilia i fenomeni estremi possono verificarsi ovunque, in montagna, come in collina o in pianura; in tal caso, le acque superficiali possono causare criticità anche gravi (inondazioni, frane) in corrispondenza o in prossimità dei corsi d’acqua o in ambito urbano. È opportuno precisare che il termine “corso d’acqua” si riferisce all’esistenza di un impluvio: anche senza un costante deflusso idrico (in ragione delle caratteristiche climatiche della Sicilia, è normale che non ve ne sia), tali tratti costituiscono sempre un rischio potenziale poiché, in caso di piogge, specie se intense, possono trasportare ingenti quantità di acqua e detriti. Qualora tali corsi d’acqua siano intercettati da infrastrutture viarie, è palese che possono determinarsi criticità (per esempio, sversamento di detriti sulle carreggiate) con i conseguenti possibili rischi sia per chi vi transita, sia per il danneggiamento della stessa sede stradale. Inoltre, l’urbanizzazione ha spesso determinato l’alterazione del naturale deflusso delle acque (deviazione e/o tombinatura dei corsi d’acqua), ha comportato la realizzazione di strade all’interno dei corsi d’acqua e ha massicciamente impermeabilizzato i suoli, con i conseguenti effetti al suolo in caso di precipitazioni intense (allagamenti urbani). A ciò si aggiunge l’incertezza dei modelli meteorologici esaltata dal cambiamento climatico che determina scenari previsionali non sempre attendibili.



Da Profilo Facebook Regione Siciliana - Dipartimento Regionale della Protezione Civile 

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